giovedì 21 marzo 2013

Tarassaco: una dolce depurazione

Oggi è il 21 marzo, Equinozio di Primavera!
Nonostante il clima ancora freddo e umido, siamo finalmente alle porte della splendida stagione dei fiori.
E la primavera, si sa, è anche il tempo delle pulizie, comprese quelle da fare nel nostro corpo.
Stiamo uscendo da un periodo di freddo, in cui si tende a mangiare in modo più grasso, a stare tanto tempo in luoghi chiusi e a fare meno attività fisica.
Tutto ciò porta  a un inevitabile accumulo di tossine nel nostro organismo, che ora è giunto il momento di espellere per arrivare frecshi e rigenerati all'appuntamento con l'inizio della stagione calda.

A darci una mano in questo, abbiamo a disposizione il Tarassaco, il luminoso fiore giallo che domina i nostri prati in questo periodo.

Le sue virtù diuretiche e depurative sono reali e ben conosciute da tempo (visto che hanno dato alla pianta il suo soprannome pittoresco “piscialletto”) e si rivelano efficaci in caso di calcoli (renali e biliari), ritenzione idrica, ed edemi.
Esercitando una benefica attività sui reni, si presta meravigliosamente a tutte le cure depurative, che hanno proprio il loro massimo effetto in primavera.
Per queste stesse qualità lo si può usare per disintossicare l’organismo da elementi chimici, allergeni, droghe e anestetici.
Inoltre, già da molto tempo si riconosce al tarassaco la facoltà di stimolare le funzioni epatiche; proprietà confermata da alcuni studiosi (Leclerc, Vignal), che lo usavano con successo nelle disturbi legati al fegato.
Altri studi hanno poi dimostrato che la pianta agisce aumentando la quantità di bile prodotta (un decotto di foglie fresche raddoppia il volume della bile escreta, un decotto di radici fresche la quadruplica).
Nulla di strano, quindi, se gode di grande reputazione nel trattamento di insufficienze epatiche, epatiti, crisi epatiche e itterizia e come cura preventiva della litiasi biliare.
Stimolando la funzione biliare, il tarassaco regola le funzioni intestinali, combatte dispepsie e stitichezza, anche se cronica o causata da gravidanza.
Agisce poi efficacemente anche su diverse forme di dermatosi, forme acneiche ed eczemi; soprattutto se provocate da insufficienza epatica o da un’eccessiva presenza di tossine nell’organismo.
Infine, grazie ai principi amari in esso contenuti, ha proprietà aperitive e digestive (spesso sfruttate nella tradizione popolare per la preparazione di vini e liquori medicati), utili in caso di inappetenza, digestione lenta e difficile, indigestioni.

Per un' efficace depurazione primaverili dell'organismo, si consiglia di assumere 2 g al giorno di estratto secco di radice di tarassaco, da prendersi al mattino a digiuno. Il trattamento dovrà avere circa la durata di un mese.

lunedì 4 marzo 2013

L'Argilla Verde

L' argilla è una miscela di minerali e sostanze organiche, molto apprezzata in fitoterapia e in cosmetica.
La varietà denominata "verde", contiene circa il 50% di silice e il 14% di alluminio, ha un ph leggermente alcalino e la sua grande virtù è quella di liberare i tessuti dalle tossine.
E' spesso utilizzata come rimedio da assumere per via orale contro i gonfiori addominali e per assorbire le tossine che si accumulano nel tratto intestinale.
L'argilla ha infatti caratteristiche antisettiche, disinfettanti, battericide, cicatrizzanti e deodoranti.

Le virtù dell'argilla risiedono principalmente nelle sue proprietà disintossicanti: la sostanza svolge infatti un'azione di pulizia profonda dell'organismo perchè è in grado di "catturare" le sostanze dannose (sostanze chimiche, metalli pesanti, farmaci), di assorbirle e di favorirne poi l'eliminazione tramite l'evacuazione.
A questo scopo, si può utilizzare l'argilla nel seguente modo: per un mese, alla sera, sciogliere 1/3 di cucchiaino da caffè di argilla verde ventilata in 1/2 bicchiere d'acqua , mescolare in senso orario con un bastoncino di legno, coprire il bicchiere con una garza, lasciar riposare tutta la notte e, al mattino, a digiuno, bere l'acqua sovrastante, lasciando il deposito nel bicchiere (se soffrite di stipsi, bevetene solo un cucchiaio).

L'assunzione di quest'acqua argillosa (chiamato anche gel di argilla) esercita un'azione drenante e sgonfiante; depura il sangue e la pelle e apporta alle cellule elementi utili per rigenerarle. 

Grazie al suo alto contenuto di minerali (silicio, magnesio, ferro, calcio, titanio, ferro, potassio e sodio), l'argilla è anche un ottimo rassodante e anticellulite: applicata sulla pelle è in grado di assorbire per osmosi liquidi e prodotti di scarto del metabolismo; e grazie alla sua peculiare capacità di cedere piccole dosi di energia elettromagnetica, attiva la rigenerazione dei tessuti.

Mescolando l’argilla con acqua calda, tiepida o fredda si ottiene una pasta più o meno plastica, che può essere impiegata, attraverso impacchi e cataplasmi, per contrastare diversi disturbi. 
Utile soprattutto in caso di infezioni, favorisce la rigenerazione della pelle in caso di ferite, elimina le impurità intrappolate nei tessuti cutanei, contrasta la sudorazione eccessiva (iperidrosi) e la dispersione di sali minerali; ed ha un’azione particolarmente efficace nei disturbi articolari, in caso di fratture, nelle anemie e in tutti i casi di demineralizzazione.